Sei in: Home » Prospezioni geognostiche » Carotaggio continuo Perforazioni a carotaggio continuo

Le perforazioni a carotaggio continuo rappresentano l’unico metodo di indagine “diretto” nell’ambito delle tecniche di diagnosi non invasive, dato che viene prelevato un campione del sottosuolo, la cui dimensione è comunque infinitesima rispetto all’estensione dell’area di indagine.
Il carotaggio nei terreni deve essere eseguito per quanto possibile a secco utilizzando carotieri semplici di diametro o 10 cm evitando fenomeni di surriscaldamento del materiale carotato è preferibile quindi l’utilizzo di martelli idraulici che consentono il carotaggio a secco a percussione riducendo al minimo fenomeni di surriscaldamento del terreno carotato.
La manovra di carotaggio dovrà essere seguita dal rivestimento provvisorio del foro. Qualora sia necessaria l’adozione di fluidi di circolazione dovrà essere utilizzata acqua pulita eventualmente additivata con polimeri biodegradabili; non dovrà essere utilizzata l’acqua e/o il fluido di recupero.
Integrato alle prospezioni geofisiche, il carotaggio è un utile strumento per accertare rapidamente la natura di determinate anomalie. Per valutare l’entità di eventuali cavità o intercapedini, rilevate con altri metodi, è possibile in determinate condizioni, inserire nel foro strumenti di rilevamento a fibre ottiche.
La porzione di terreno estratto in punti accuratamente prestabiliti, permette una lettura diretta della situazione stratigrafica con i seguenti scopi:

  • Ricostruzione geomorfologica del paesaggio
  • Determinazione dell’ambiente sedimentario e delle condizioni di formazione del deposito
  • Attestazione della presenza di strati antropici
  • Analisi su macroresti di flora e fauna ed analisi palinologici

macchina idraulicacarote estratte