Sei in: Home » Prospezioni geognostiche » Monitoraggio programmato Monitoraggio: misure a intervallo di tempo programmato su strutture

In genere, dovendo effettuare dei controlli in tempi lunghi (alcuni mesi o addirittura anni), si tende ad utilizzare dei sistemi di acquisizione dati locali in grado di pre-elaborare le informazione ed inviarle via modem ad una centrale operativa remota. Ciascuno strumento installato sarà pertanto collegata ad una centralina di acquisizione, elaborazione e trasmissione dei dati installata in posizione il più possibile baricentrica rispetto ai sensori, in modo da indurre al minima le lunghezze dei cavi (fonte di disturbo ) e di mettere strumenti omologhi nelle stesse condizioni di trasmissione alla centralina. Tale centralina , collegata .alla rete telefonica con un modem, potrà essere chiamata da un utente remoto per la raccolta dei dati. Se necessario, localmente si può collegare un ulteriore utente (Personal Computer) per la raccolta, elaborazione e segnalazione superamento soglie di allarme in loco. L’utente finale, comunque, è in grado di elaborare tutti i dati articolati per files periodici, con opportuni software atti alla visualizzazione numerica e grafica delle informazioni rilevate dai sensori locali. Un modulo di diagnostica opportuno permette inoltre di evidenziare eventuali valori fuori scala o anormali rispetto al campo di misura, per cui è possibile tenere sotto controllo giornalmente il corretto funzionamento delle apparecchiature. Impostate le opportune soglie di allarme per i parametri oggetto di misura, è infine possibile attivare dei meccanismi acustici e visivi che segnalano all’operatore l’avvenuto superamento delle soglie prefissate. Tutte le informazioni raccolte, comunque vanno in genere elaborate con una cadenza prefissata standard (ad esempio mensile) ed in ogni caso si verifichi un fenomeno straordinario che passa generare l’alterazione di uno dei parametri monitorati.

Monitoraggio crepe e fessure

L’attrezzatura solitamente utilizzata consta di trasduttori di spostamento di tipo potenziometrico. Tali strumenti consentono di misurare lo spostamento anche micrometrico di fessure e microfessure con ottima precisione.

Misurazione della variazione di inclinazione di parametri verticali

Si utilizzano degli inclinometri da parete, atti cioè alla misurazione locale della inclinazione (e quindi della sua variazione) della parete cui sono fissati. Si tratta infatti di inclinometri biassiali, con sensori montati su aste al fine di misurare la variazione di inclinazione tra due punti della stessa (e quindi inclinazione della verticale medesima).

Misurazioni assestimetriche

Per tali misure, si usano degli assestimetri a mercurio con sensore a cella barometrica compensata in temperatura (collegati ad uno o più serbatoi distinti per il mercurio, tutti ad una distanza massima 40 m dagli assestimetri).Tali assestimetri misurano la pressione di una colonna di mercurio compresa tra il serbatoio di riferimento ed un trasduttore di pressione inglobato nel terreno di cui segue gli assestamenti. Tali variazioni di pressione consentono, attraverso opportune correlazioni, di pervenire al cedimento degli elementi strutturali monitorati. il sistema consente di apprezzare, se ben progettato e posto in opera, variazioni di quota verticale (assestamento) dell’ordine di 0.2 – 0.5 mm.

Controllo del comportamento alle vibrazioni

Se richiesto, è possibile effettuare controlli del comportamento dinamico vibrazionale anche nel tempo, per periodi anche lunghi. In tal caso si effettua l’installazione di opportuni accelerometri collegate a centraline di acquisizione comuni o distinte. Tale eventuale suddivisione in più parti della rete di monitoraggio è dettata dalla necessità di evitare lunghezze di cavi di collegamento troppo elevate per qualsiasi tipo di strumentazione. Infatti lunghezze eccessive non offrono sufficienti garanzie in merita dell’affidabilità dei dati rilevati e del monitoraggio nel suo complessa. L’acquisizione avverrà tramite sistema portatile, collegato alla rete di energia elettrica esistente, dotata di batteria interna e carica batteria al fine di garantire I funzionamento anche in caso di caduta di tensione. Ciascuna unità di tensione sarà tarata con una soglia di intervento minima a seconda dell’impulso che si vuole monitorare e si fisserà un tempo di campionamento ragionevolmente compatibile con la frequenza propria prevista teoricamente per l’elemento strutturale in esame.

sensore di spostamentodatalogger